- 5 marzo 2019
- Press
Certamente non il “raddoppio dell’inceneritore”, perché la Società è la prima a non volerlo: raddoppiare non serve e “l’inceneritore” non c’è più dal 2017, sostituito da una moderna centrale di recupero energetico R1.
L’Impianto di San Zeno non è la “pattumiera” della Toscana o di Firenze, come alcuni hanno scritto, ma un moderno polo tecnologico a servizio della sola collettività aretina.
La città di Arezzo deve raggiungere il 70 % di raccolta differenziata, come richiesto dalla norma, obiettivo ambizioso, ma non impossibile, se insieme alle raccolte differenziate viene attuato il progetto ZERO SPRECO, cioè il raddoppio dell’Impianto, ma solo per quanto riguarda il recupero di materia e di biometano, lasciando in posizione subalterna e sussidiaria la centrale di recupero energetico, destinata solo agli scarti degli altri reparti, cioè al materiale che non può essere recuperato in altro modo.
Se così non fosse, tali scarti dovrebbero essere trasportati in altre comunità che, come noi, non desiderano trattare i rifiuti degli altri.
Ma ZERO SPRECO non significa solo zero spreco di materia e di energia, ma anche zero problemi ambientali: se da una parte AISA IMPIANTI raddoppia il recupero, dall’altra riduce le emissioni inquinanti, auto-imponendosi nello stato di progetto limiti emissivi più bassi di quelli previsti dalla normativa vigente, mediamente inferiori del 25 %, ma in alcuni casi anche del 50% o 60%.
Raddoppio del recupero, aumento dei posti di lavoro, riduzione delle emissioni in atmosfera e trasparenza sono gli strumenti per raggiungere l’obiettivo ZERO SPRECO.
Certamente non il “raddoppio dell’inceneritore”, perché la Società è la prima a non volerlo: raddoppiare non serve e “l’inceneritore” non c’è più dal 2017, sostituito da una moderna centrale di recupero energetico R1.
L’Impianto di San Zeno non è la “pattumiera” della Toscana o di Firenze, come alcuni hanno scritto, ma un moderno polo tecnologico a servizio della sola collettività aretina.
La città di Arezzo deve raggiungere il 70 % di raccolta differenziata, come richiesto dalla norma, obiettivo ambizioso, ma non impossibile, se insieme alle raccolte differenziate viene attuato il progetto ZERO SPRECO, cioè il raddoppio dell’Impianto, ma solo per quanto riguarda il recupero di materia e di biometano, lasciando in posizione subalterna e sussidiaria la centrale di recupero energetico, destinata solo agli scarti degli altri reparti, cioè al materiale che non può essere recuperato in altro modo.
Se così non fosse, tali scarti dovrebbero essere trasportati in altre comunità che, come noi, non desiderano trattare i rifiuti degli altri.
Ma ZERO SPRECO non significa solo zero spreco di materia e di energia, ma anche zero problemi ambientali: se da una parte AISA IMPIANTI raddoppia il recupero, dall’altra riduce le emissioni inquinanti, auto-imponendosi nello stato di progetto limiti emissivi più bassi di quelli previsti dalla normativa vigente, mediamente inferiori del 25 %, ma in alcuni casi anche del 50% o 60%.
Raddoppio del recupero, aumento dei posti di lavoro, riduzione delle emissioni in atmosfera e trasparenza sono gli strumenti per raggiungere l’obiettivo ZERO SPRECO.
La Nazione Arezzo - 3 Marzo 2019