- 28 luglio 2021
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Arezzo. La “City Farm”, progetto da sempre caro a “Zero Spreco”, prende forma grazie ad un nuovo accordo con Coldiretti Arezzo, già partner di progetti ed eventi sotto la bandiera della salute alimentare, del benessere e dell’eco sostenibilità in agricoltura.
I terreni agricoli adiacenti all’impianto integrato di San Zeno verranno suddivisi in appezzamenti per la realizzazione di orti urbani da assegnare ai cittadini che ne faranno richiesta, interessati alla coltivazione di ortaggi secondo i criteri del risparmio energetico, della sostenibilità e dell’agricoltura biologica: corretto utilizzo dell’acqua, energia solo da fonti rinnovabili, solo fertilizzati biologici. Inoltre il progetto garantirà agli utenti assegnatari di un lotto, l’utilizzo di un locale a loro uso per la gestione del proprio appezzamento di terreno e per poter seguire i corsi di preparazione e aggiornamento destinati non solo a chi gestisce un orto urbano, ma soprattutto a chi vuole gestire in modo green ed ecosostenibile la propria coltivazione. Si prevede l’allestimento di una struttura dove poter insegnare a cucinare, in modo altrettanto sostenibile, i prodotti coltivati.
L’accordo tra Zero Spreco e Coldiretti Arezzo prevede anche un servizio di gestione del fenomeno dell’abbruciamento delle potature, molto diffuso presso hobbisti privati ed operatori agricoli professionali: fumi e polveri sono pericolose per la salute, nonché fastidiose, la sensibilizzazione su un loro corretto riutilizzo è un tema sul quale anche il Comune si impegna da tempo.
La soluzione offerta da Aisa Impianti e Coldiretti si propone di predisporre un servizio di cippatura sul posto, su prenotazione e ad un costo calmierato. Il prodotto trasformato e polverizzato potrà essere utilizzato a sua volta come ammendante o fertilizzante biologico sul medesimo terreno dove è stato svolto il servizio.
“Abbiamo sostenuto con entusiasmo questo servizio che consente ai soggetti di potersi disfare di ramaglie e tagli di potatura in modo da non impattare sulla salute e l’ambiente- ha detto l’assessore all’ambiente del Comune di Arezzo Marco Sacchetti.
Auspichiamo che il fenomeno dell’abbruciamento e delle emissioni si riduca drasticamente, noi daremo massima informazione della possibilità di accedere a questo servizio, che comunque accompagneremo all’attività ispettiva ed eventualmente sanzionatoria”.
“Aisa Impianti è sempre più convinta e decisa a compiere una svolta verde: ci siamo resi conto della necessità di un cambio di atteggiamento di fronte a fenomeni come i cambiamenti climatici che preoccupano sempre di più. La svolta verde consiste a livello industriale, nello sviluppo di una filiera fatta di impianti protesi al recupero di materia, recupero energetico e all’abbattimento delle emissioni in atmosfera ma anche di iniziative che servono a formare la coscienza dei cittadini- ha detto il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici.
Coldiretti è per noi un supporto tecnico fondamentale fatto di esperti che ci può dare una marcia in più. Insieme siamo sicuri di dotare la provincia di Arezzo di una “terza via”, quella di una impiantistica all’avanguardia, secondo le normative europee e le migliori tecnologie. Quindi ben vengano le iniziative che portano i cittadini dentro gli impianti ma anche gli impianti dai cittadini”.
“L’idea è di essere di supporto in modo sistematico alle persone che hanno il problema di cosa fare con il residuo delle potature. Crediamo che sarà un servizio molto apprezzato dai cittadini mettere a disposizione, attraverso imprese professionali, quanto necessario per cippare le potature e trasformarli in ammendante biologico per il proprio terreno- ha detto il direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti. Il progetto della City Farm inoltre non si limita alla classica assegnazione di un orto urbano ma si impegna a offrire assistenza e formazione. Dal corretto consumo dell’acqua attraverso impianti di irrigazione specifici e il corretto utilizzo delle risorse senza sprechi, allo studio e alla sperimentazione di soluzioni innovative per l’agricoltura”.