• 17 febbraio 2024
  • News
L’ambasciatore del Bangladesh all’impianto di recupero integrale “Zero Spreco”
Visita privata dell’ambasciatore con il presidente di AISA Impianti s.p.a e con il presidente della comunità bengalese Rasel Ahmed per conoscere la realtà aretina nell’ambito del recupero dei rifiuti
Landing ambasciatore bangladesh

Arezzo.

Ho viaggiato in molti paesi del mondo e sono rimasto molto colpito di vedere questo impianto. È stata una sorpresa molto positiva. Gettiamo via tanto e invece possiamo recuperare molto, quel che buttiamo è utile - ha detto l’ambasciatore del Bangladesh Mohammed Monirul Islam. Un’impiantistica come questa non sarebbe utile solo per il Bangladesh ma per tutti i paesi del mondo, in un momento così complesso sul piano della salute del pianeta e nel quale tutti insieme dobbiamo concentrarci sulla protezione dell’ambiente”.

Dopo la visita nelle scorse settimane di una rappresentanza della comunità bengalese aretina all’impianto Zero Spreco di AISA Impianti s.p.a, è stata la volta del diplomatico, accompagnato dal presidente dell’associazione “Comunità Brahmanbaria-Bangladesh ODV” Rasel Ahmed per conoscere il funzionamento dell’impianto e rinsaldare i legami tra la numerosa e integrata comunità bengalese e il territorio aretino: “Quella di oggi è anche l’occasione per rafforzare un legale di amicizia ancora più forte tra Bangladesh e Italia- ha detto l’ambasciatore.

“Questo è un ulteriore momento di crescita di Zero Spreco, e di apertura di questa azienda a un mercato che a questo punto possiamo definire ampio e importante- ha detto il presidente di Aisa Impianti s.p.a Giacomo Cherici. Tutti noi dobbiamo essere profondamente consapevoli delle difficoltà che dovremo superare nell’ambito del recupero di risorse nell’approvvigionamento energetico. Quindi la comprensione da parte di tutti delle centrali a recupero totale che utilizzano i rifiuti della città come se fosse una miniera urbana è un qualcosa che va tramesso, compreso e anche accettato. Specie in questi momenti di transizione che ci impongono un’accelerazione dei lavori e un potenziamento di queste realtà che per troppi anni abbiamo sottovalutato”.

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